venerdì 30 marzo 2012

25 MARZO:MIGNANO MONTE LUNGO.60° ANNIVERSARIO DELLA TRAGEDIA DI CANNAVINELLE


Il giorno 25 marzo u.s. in Mignano Monte Lungo ( CE ) si è celebrato il 60° anniversario della tragedia di Cannavinelle nella quale caddero 42 persone e 60 rimasero ferite.
Cannavinelle è una località del comune di Mignano nella quale si trova uno degli accessi per la galleria di derivazione per la centrale idroelettrica Enel di Montelungo.
Questo è un impianto di produzione di energia che utilizza le acque del fiume Volturno , sbarrato in località Colle Torcino in territorio di Capriati a Volturno , e le restituisce , dopo aver alimentato anche la centrale di Montemaggiore , nel fiume Garigliano sul quale sorge più a valle la centrale di Suio.
I lavori iniziati nel 1949 erano stati suddivisi in tre macro-lotti :
  • il primo consisteva nello scavo e nella posa in opera di tubi di cemento armato costruiti sul posto dall’Opera di Presa alla finestra di Roccapipirozzi.
  • Il secondo dalla finestra di Roccapipirozzi alla finestra di Cannavinelle consisteva nella realizzazione di una galleria con scavo di roccia sotto il monte Cesima ed erano stati affidati all’impresa Angelo Farsura di Milano.
  • Il terzo dalla finestra di Cannavinelle alla finestra Pozzo Piezometrico consisteva nella realizzazione di una galleria con scavo di rociia sotto i monti Montelungo e Peschito.L’intera galleria compreso il tratto artificiale ha un diametro interno di 4,20 mt ed una lunghezza di 14,640 Km.

Alle ore 11,15 del 25 marzo 1952 per presunto accidentale contatto tra una fiamma libera e circa 60 kg di antonite , si verificò lo scoppio di quest’ultima creando all’interno della galleria due violente onde d’aria che migrarono in entrambi i sensi travolgendo uomini , attrezzature e materiali.
I caduti furno 42 di cui 37 estratti dalla finestra di Cannavinelle e 5 dalla finestra di Roccapipirozzi ;
tra quelle di Cannavinelle figura un giovane ingegnere napoletano , che laureatosi da poco era andato in cantiere per apprendere le tecniche di esecuzione di lavori in galleria.
I 42 caduti , tutti di media  età il più anziano aveva 48 anni il più giovane 21 anni ,lasciarono 32 vedove e 65 orfani ; tra questi ultimi Lombardi don Giuseppe , nato il 10 marzo 1951 ed attuale parroco di Santa Maria Maddalena a Morano Calabro .
L’incidente ebbe rilevanza nazionale ,esso per numero di caduti è secondo solo a quello occorso nel 1916 in una miniera di Casteltermini (AG) nella quale persero la vita 89 minatori per scoppio di grisou.
Scene strazianti di dolore seguirono alla notizia , mogli , madri , padri , fratelli confluirono a Mignano da ogni parte d’Italia ; analogamente fecero rappresentanti e Ministri del governo , i Prefetti di Caserta e Frosinone , Organizzazioni politiche e sindacali .
I feriti riempirono gli ospedali limitrofi mentre i corpi martoriati estratti dalla galleria furono collocati nelle baracche di cantiere e ivi restarono finchè il Procuratore del Tribunale di Cassino non autorizzò la restituzione alle famiglie per i funerali.
Nel frattempo tutta la galleria fu sottoposta a sequestro e l’imbocco presidiato dalle Forze dell’ordine.
I funerali solenni si svolsero nella mattinata del giorno 27 marzo con la messa officiata da S.E. Palombella arcivescovo di Teano nella chiesa Santa Maria Grande di Mignano ed il rito funebre , al quale parteciparono Ministri , Prefetti , Responsabili dei Partiti ed Organizzazioni Sindacali , il Presidente della S.M-E. ing. Cenzato , il titolare della Farsura , e tanta …tanta gente comune , ebbe inizio con l’intonazione del “ Dies Irae “ di Lorenzo Perosi.
Nel pomeriggio le salme dei caduti furono trasportate , a cura dei familiari e spese del Governo , nei rispettivi paesi di origine.
La popolazione di Mignano , già duramente provata dalla guerra del conflitto mondiale qui infatti si è svolta la 1^ battaglia del ricostituito esercito italiano contro i nazifascisti , partecipò con slancio alle operazioni di soccorso e da quel tremendo 25 marzo 1952 ha sempre inteso ricordare con cerimonie l’anniversario .
Dalla SME ( Società Meridionale di Elettricità ) e dall’Impresa Farsura furono donati al Comune di Mignano15.000.000 di lire , somma che il Sindaco in carica devolse alla Parrocchia perché si realizzasse una opera , duratura nel tempo .
Fu portato a termine un Asilo all’interno del quale tante giovani generazioni hanno mosso i primi passi ed hanno acquisito le prime nozioni scolastiche e di vita. Una rappresentanza di bambini era presente nell’aula consiliare in occasione della ricorrenza  .

Ai caduti di Cannavinelle e Roccapipirozzi è stato conferito nell’anno 2008   dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano , il titolo di “ Maestri del Lavoro alla Memoria “ .


Da quella tragedia furono emanate negli anni 1955 e 1956 due importanti leggi la 547/55 e la 320/56 questa ultima relativa ai “ Lavori in Sotterraneo “ .

Ma ogni legge , per quanto buona , non trova terreno fertile di applicazione se non esiste una forte cultura alla Sicurezza ed alla Prevenzione degli infortuni , questa può realizzarsi  solo intervenendo  sui giovani  magari facendone materia di insegnamento.
Come Maestri del Lavoro questo ritengo essere il nostro impegno prioritario , dobbiamo trasferire le nostre esperienze , talvolta anche tristi , dobbiamo fare in modo che “ Il tempo delle lacrime abbia fine “ .

MdL Andrea Fontaine  
  

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